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Doma e addestramento

Un programma di lavoro che rispetti il cavallo sul piano fisico e psichico

Per capire meglio cosa si intende per doma e addestramento è importante fare una semplice analisi etimologica delle parole. Doma (domare), significa addomesticare, cioè rendere un animale domestico.

La fase di doma può avere due punti di partenza: il cavallo totalmente allo stato brado, che non ha mai avuto contatto con l’uomo; il cavallo che ha già avuto l’approccio alla cavezza mantenendo ancora una comportamento selvatico in un contesto domestico. Addestramento (addestrare), ha un significato un po' diverso da quello che attualmente la collettività pensa. Il termine addestrare nell’antichità significava rendere destro, quindi un riferimento alle condizioni di asimmetria naturale del cavallo, tendenzialmente sinistroso. Si doveva quindi renderli abili anche a mano destra, per il combattimento con la spada, da lì sarebbe diventato addestrato (destriero).
La doma non è solo mettere la sella e fare le tre andature, così come l’addestramento non è solo il cavallo abile in campagna. Spesso si dice che il cavallo è addestrato, se esegue figure a richiesta mentre in questo caso si parla di cavallo ammaestrato.
Preferiamo interpretare le parole secondo il loro reale significato, poiché troviamo che dietro a questa sequenza ci sia una correlazione sul giusto programma di lavoro rispettando il cavallo sul piano fisico e psichico.

Secondo l’idea del Dream Ranch, nella doma si comprendono tutti quegli aspetti di fasi educative, non esclusivamente propedeutiche all’equitazione, ma utili a renderlo confidente davanti a tutte le situazioni che troverà nell’ambiente domestico: fidarsi dell’uomo e dei movimenti correlati, che allo stato selvatico potrebbero assumere sembianze predatorie; adattarsi all’ambiente di scuderia e al campo di lavoro rendendolo elastico ai cambiamenti e predisposto ad adattarsi alla gestione antropica, dalle visite veterinarie all’uscita per le competizioni.

L’addestramento, secondo noi necessità di un’attenzione speciale, partendo la presupposto che il cavallo non nasce per portare una persona sulla sua schiena, essa non è naturalmente così solida. Dalla mancanza di preparazione muscolare e motoria nascono la maggior parte dei problemi che impediscono poi di montare il cavallo.

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